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Data: 19/03/2016
l termine fobia deriva dal greco phobos, il cui significato è quello di paura: possiamo definire quindi le fobie come paure specifiche e intense, legate a situazioni od oggetti, che di per sé non sono pericolosi, ma che il paziente si sente spinto a evitare, pur giudicando irrazionali ed eccessivi il proprio timore e la propria condotta nei confronti dello stimolo fobico.
Quando le fobie sono molto intense e condizionano la qualità della vita, si ha una psiconevrosi fobica; l' interpretazione psicodinamica delle fobie la dobbiamo a Freud.
Nella concezione psicanalitica, di fronte a impulsi sessuali o aggressivi edipici, la messa in atto dei meccanismi di difesa quali la rimozione, la proiezione e lo spostamento determina la nevrosi fobica.
Al di fuori della teoria psicanalitica, la scienza ancora non ne ha scoperto le cause; si notano fobie ricorrenti in ambito familiare probabilmente per il condizionamento educativo dell' ambiente. Le fobie dell'infanzia spesso riguardano animali giudicati minacciosi a causa di racconti, o timori indotti dai familiari, tali paure tendono a scomparire con la crescita. La frequenza delle vere e proprie fobie nella popolazione è di circa il 10 per cento con maggiore incidenza nel sesso femminile, l'insorgenza avviene nell'adolescenza o nella maturità.
Nel DSM-III-R e IV le fobie sono incluse nel capitolo dei disturbi d'ansia e sono divise in tre grandi gruppi:
Un trattamento efficace, che dà la remissione dei sintomi in una grande percentuale di casi, è la psicoterapia che può utilizzare le tecniche cognitivo- comportamentali, l'allenamento al rilassamento muscolare, esercizi respiratori e strategie di desensibilizzazione sistematica ecc...
Specialista in psicologia e sessuologia, la dott.ssa Fiorella Bado riceve presso il suo studio di Firenze, in Via Franchetti n. 6 (angolo Via Baracca).
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